Dove andare dopo la pioggia? A cercare granati!
Questo minerale rosso scuro, considerato la pietra nazionale ceca, veniva raccolto nel nostro territorio già dai Celti. Forse sarete fortunati e troverete anche voi qualche pepita rossa. Vi consigliamo di cercarle dopo la pioggia nella zona dei Monti della Boemia centrale, dove si trova il più grande giacimento di granati cechi, in cui si estraggono i minerali sin dal Medioevo, o nei dintorni di Turnov, dove, tra gli altri, si recò anche lo zar russo Nicola I proprio per ordinare una collezione di gioielli in granato per la zarina. E proprio qui, nella Boemia settentrionale, si lavorano da secoli non solo le pietre preziose, ma anche il vetro. Le più antiche pietre preziose lavorate nella regione risalgono addirittura a 6000 anni fa e il mestiere di tagliatori di pietre preziose è sopravvissuto fino ai giorni nostri nel Paradiso Boemo.
Il Paradiso Boemo delle pietre preziose
Gli artigiani locali che hanno iniziato la tradizione della bigiotteria di Jablonec, famosa in tutto il mondo, hanno appreso l'arte della produzione di gioielli in vetro e pietra dai maestri veneziani. È possibile ammirare le loro opere nel Museo del Paradiso Boemo di Turnov. Inoltre, la mostra interattiva locale illustra il percorso del granato ceco, dalla sua creazione attraverso la lavorazione fino alla sua trasformazione in un magnifico gioiello. Altri gioielli in granato e dimostrazioni del taglio della pietra e della creazione di gioielli a Turnov vengono presentati dal laboratorio di taglio Gema e dalla Galleria Granát, dove è possibile anche cimentarsi personalmente nel lavoro del tagliatore. Nel Museo del granato ceco di Praga è possibile ammirare anche gli scintillanti prodotti del laboratorio Granát, d.u.v., Turnov.
Una bellezza ammirata anche da Goethe
Se i gioielli del Paradiso Boemo vi hanno tolto il fiato, nel Museo regionale di Most rimarrete a bocca aperta. Qui potrete ammirare uno dei gioielli più rari della Repubblica Ceca: la parure di gioielli in granato di Ulrike von Levetzow, che fu l'ultimo grande amore di Johann Wolfgang Goethe. Secondo gli esperti, la parure composta da collana, orecchini, anello, fibbia per cintura e due paia di bracciali, con un totale di 469 granati cechi, è la più grande tra le parure in granati cechi conosciute nel mondo. Inoltre, include anche il più grande granato ceco tagliato della Repubblica Ceca.
La febbre dei granati, ovvero diventate anche voi "cercatori di granati"!
Probabilmente è difficile trovare una pietra così grande, ma è possibile raccogliere almeno qualche piccola pepita di granato rosso visitando il Museo del granato ceco di Třebenice. Proprio accanto al museo, infatti, è disponibile per i visitatori la sabbia estratta dai giacimenti di granato, che vi permette di diventare per qualche momento un vero e proprio "cercatore di granato".
7 curiosità sul granato ceco
Sapevate che questa pietra preziosa rossa...- è stata per secoli considerata la pietra dei pellegrini e dei viaggiatori che la portavano come talismano?
- che l'aveva anche Noè sull'arca? Si dice che sia stata utilizzata per creare una lampada che gli serviva per muoversi nell'arca quando era buio.
- veniva indossata anche dai cavalieri nel Medioevo? Incastonavano i granati sulle loro armi non solo come decorazione, ma anche per il loro potere protettivo dalle ferite.
- trasmette energia e stimola l'attività?
- rafforza il desiderio, il coraggio e l'autostima?
- protegge le amicizie e aiuta a superare i lutti?
- guarisce? Si suppone che aiuti a curare le malattie cardiache, a regolare la circolazione sanguigna e la pressione, a ridurre l'infertilità, a bilanciare il metabolismo, a guarire le ferite.