Lo stile HighTech non è un'invenzione degli ultimi anni. Nacque alla fine degli anni '60 del XX secolo e, applicando i nuovi materiali dell'aviazione e della cosmonautica, penetrò oltre che nell'architettura, anche nel design industriale e nella moda. Negli edifici HighTech si usavano i metalli, le superfici ondulate e perforate e le funi di rinforzo a vista.

Pezzi di HighTech e edifici interi

Potete riconoscere facilmente gli edifici in stile HighTech: la climatizzazione, le tubature, le scale mobili, gli ascensori e gli altri elementi tecnologici non si nascondo dentro gli edifici ma si arrampicano lungo le sue parti esterne diventando così una parte organica dell'architettura. Gli elementi HighTech hanno anche le cosiddette facciate „intelligenti“ che sfruttano l'energia solare e la ventilazione naturale. In Repubblica Ceca appartengono a questo stile la torre concepita plasticamente del centro commerciale Zlatý Anděl a Smíchov del francese architetto J. Nouvel e l'edificio della centrale della banca ČSOB a Radlice del ceco architetto J. Pleskot; entrambi sono a Praga. Si è ispirata all'architettura HighTech anche l'architetto E. Jiřičná nella aranciera del Castello di Praga oppure il Centro Congressi a Zlín e P. Parolek nel progetto della sala partenze dell'aeroporto di Brno-Tuřany.

Più vecchi e vecchi, eppure puramente contemporanei

Guardando al passato è evidente come alcuni autori avessero già giocato con gli elementi HighTech. Tra i precursori può essere considerata la costruzione con l'enorme cupola del padiglione Z nel Centro delle mostreBrno, negli anni settanta li utilizzò l'architettto M. Rajniš per il centro commerciale Máj/My praghese nel Corso Nazionale e anche l'architetto K. Hubáček nel caso del Torre della televisione con l’hotel montano sul Monte na Ještěd. Anche l'enorme Torre della televisione a Žižkov ha sulla sua parte esterna elementi HighTech, su quello che è finora l'edificio più alto di Praga si arrampicano dieci enormi bebè dell'artista David Černý che al posto del viso hanno gli sfoghi dell’areazione.