In viaggio nel tempo, in bicicletta. Una cinquantina d’anni fa, ai tempi della Guerra Fredda, qui correva l’impenetrabile Cortina di Ferro, confine militare invalicabile tra Europa orientale e occidentale. Oggi, in tempo di pace, ben 16 Paesi sono coinvolti nella costruzione e nel coordinamento di un percorso ciclabile e pedonale che, una volta ultimate le ultime tratte, sarà lungo 10.000 chilometri. Un vero e proprio itinerario in un passato oscuro, con la possibilità di visitare siti e musei che raccontano la storia di questa famosa linea presidiata militarmente, ma anche del destino toccato a chi tentò disperatamente di attraversarla.
Il tratto ceco dell’Eurovelo 13 si snoda dall’estremo Sud del Paese, al confine con Germania e Austria, fino a Lanzhot, a un soffio dalla Slovacchia. Una delle tappe storicamente più interessanti è quella presso il memoriale del taglio del filo spinato, simbolicamente eseguito nel 1989 nei pressi di Nove Domky, nella regione di Tachov, non lontano dal confine ceco-tedesco. Assolutamente da visitare anche il Museo della Cortina di Ferro della Repubblica Ceca, a Rozvadov, vicinissimo alla Germania. Sono raccolte qui unifromi e armi dell’epoca, ma anche le storie delle guardie che presidiavano il confine e di coloro che tentarono di fuggire in Occidente dalla Cecoslovacchia sotto regime.
La ciclabile prosegue poi verso la Selva Boema (Šumava). Qui una vegetazione rigogliosa e indomita nasconde le tracce della dominazione comunista, come per esempio la stazione ferroviaria di confine a Železná-Bavorská Ruda, letteralmente divisa in due da una barriera di filo spinato tesa tra territorio boemo e bavarese. Lasciate correre le ruote nel cuore dei paesaggi verdissimi del Parco Nazionale di Sumava (la Selva Boema, appunto): vi condurranno alla scoperta di scorci naturalistici incantevoli, ma anche del museo all’aperto della Cortina di Ferro, nei pressi del villaggio di Bučina. Cogliete le sfide verticali delle montagne boeme (i Monti Šumava), riposate le gambe seguendo il canale di Schwarzenberg e poi regalatevi la discesa a valle, fino a Vyšší Brod. Altri scenari naturali, altrettanto belli, vi aspettano tra i monti Novohradské, al confine con l’Austria. Attraversate il cosiddetto Canada Ceco (Česká Kanada) e approdate in quel gioiello rinascimentale che è Slavonice, nei cui pressi si ergono ancora i possenti resti delle fortificazioni cecoslovacche pre-guerra. Da qui raggiungete infine le dolci colline della Moravia meridionale, dove corre il tratto meno impegnativo, ma non meno affascinante del percorso.
Entrando nel Podyjí National Park da Hardegg, in Bassa Austria, dopo aver attraversato il bel ponte restaurato che conduce al centro visitatori, a Čížov, potrete costeggiare 350 metri di recinzione in fil di ferro, molto ben conservata e ancora corredata di torre di guardia. Da Podyjí, il tracciato conduce poi a Znojmo, importante centro sia storico che vitivinicolo. Proseguendo, ecco anche Mikulov, dove concedersi una deviazione imperdibile lungo il Sentiero della Libertà (Stezka svobody), dedicato a coloro che tentarono di eludere i controlli e attraversare la pericolosa Cortina di Ferro.
Nei pressi di Mikulov, la ciclabile si insinua anche nel paesaggio culturale di Lednice-Valtice, inserito dall‘UNESCO nella Lista del Patrimonio Mondiale dell‘Umanità. Anche qui, all’interno del museo di Valtice –allestito in quelli che erano i locali della dogana- viene documentata la storia della Cortina di Ferro. La ciclovia transnazionale che ne porta il nome abbandona la Repubblica Ceca alla confluenza dei due più grandi fiumi dell’area: la Morava e la Thaya (Dyje), nei pressi della città di Břeclav.
La ciclabile prosegue poi verso la Selva Boema (Šumava). Qui una vegetazione rigogliosa e indomita nasconde le tracce della dominazione comunista, come per esempio la stazione ferroviaria di confine a Železná-Bavorská Ruda, letteralmente divisa in due da una barriera di filo spinato tesa tra territorio boemo e bavarese. Lasciate correre le ruote nel cuore dei paesaggi verdissimi del Parco Nazionale di Sumava (la Selva Boema, appunto): vi condurranno alla scoperta di scorci naturalistici incantevoli, ma anche del museo all’aperto della Cortina di Ferro, nei pressi del villaggio di Bučina. Cogliete le sfide verticali delle montagne boeme (i Monti Šumava), riposate le gambe seguendo il canale di Schwarzenberg e poi regalatevi la discesa a valle, fino a Vyšší Brod. Altri scenari naturali, altrettanto belli, vi aspettano tra i monti Novohradské, al confine con l’Austria. Attraversate il cosiddetto Canada Ceco (Česká Kanada) e approdate in quel gioiello rinascimentale che è Slavonice, nei cui pressi si ergono ancora i possenti resti delle fortificazioni cecoslovacche pre-guerra. Da qui raggiungete infine le dolci colline della Moravia meridionale, dove corre il tratto meno impegnativo, ma non meno affascinante del percorso.
Entrando nel Podyjí National Park da Hardegg, in Bassa Austria, dopo aver attraversato il bel ponte restaurato che conduce al centro visitatori, a Čížov, potrete costeggiare 350 metri di recinzione in fil di ferro, molto ben conservata e ancora corredata di torre di guardia. Da Podyjí, il tracciato conduce poi a Znojmo, importante centro sia storico che vitivinicolo. Proseguendo, ecco anche Mikulov, dove concedersi una deviazione imperdibile lungo il Sentiero della Libertà (Stezka svobody), dedicato a coloro che tentarono di eludere i controlli e attraversare la pericolosa Cortina di Ferro.
Nei pressi di Mikulov, la ciclabile si insinua anche nel paesaggio culturale di Lednice-Valtice, inserito dall‘UNESCO nella Lista del Patrimonio Mondiale dell‘Umanità. Anche qui, all’interno del museo di Valtice –allestito in quelli che erano i locali della dogana- viene documentata la storia della Cortina di Ferro. La ciclovia transnazionale che ne porta il nome abbandona la Repubblica Ceca alla confluenza dei due più grandi fiumi dell’area: la Morava e la Thaya (Dyje), nei pressi della città di Břeclav.