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Turismo scolastico
Street Art nelle grandi città ceche
Se la street art è il nuovo modo di comunicare, i graffiti sono un nuovo, vivacissimo pretesto di viaggio. Ne sono convinti in Repubblica Ceca, dove le grandi città –melting pot di culture, palcoscenici di arte alternativa, fucine di creatività 2.0- si stanno aprendo sempre più alle nuove generazioni, anche in tema di turismo.
Senza prescindere dal patrimonio storico che ne testimonia il passato, ecco allora il benvenuto all’arte del presente e del futuro.
Anche qui sui muri metropolitani si scrive (letteralmente) una nuova storia, fatta a sua volta di storie nuove, immortalate all’istante con tecniche innovative. Veloci e diretti, come i messaggi che urlano al mondo, i murale artistici in Repubblica Ceca si moltiplicano, abbellendo e spesso riqualificando, i quartieri minori, fin qui trascurati, non solo dai writer.
Sono talmente tanti e talmente espressivi, colorati e “vivi”, che non attirano più solo l’attenzione di artisti e appassionati della bomboletta. Forme d’espressione artistica senza bavagli, sono ormai considerati vere e proprie opere d’arte. Itinerari a tema, nati spontaneamente, ma già riorganizzati e inclusi nei primi vademecum, svelano il volto urban delle principali città ceche: Praga, Brno e Ostrava.
Lo stesso Ente del Turismo Ceco ha sguinzagliato i suoi segugi e commissionato degli e-book che immortalassero il volto più inedito e più cool della sua “triade metropolitana”.  Praga, Brno e Ostrava Urban Style, in tre guide digitali giovani, fresche e insolite.
 
Quello mandato in scena dall’arte murale nelle grandi città ceche, è una sorta di spettacolo live, in continuo divenire. I siti, gli angoli nascosti, gli scorci inconsueti, preda dell’impulso artistico di writer e street artist, fanno parte dell’anima, magnificamente e creativamente inquieta, di quelle che sono state ribattezzate Happening Cities. Eppure non si trovano, almeno non ancora, nelle guide turistiche e nei circuiti classici. Gli e-book sono quindi uno strumento prezioso  per indagare il dove e il come delle “nuove” destinazioni di un turismo fresco e curioso, cui testimonianze e cimeli del passato non bastano più.

Praga, Brno e Ostrava, città vive e in continua evoluzione, offrono luoghi dove restare sempre connessi e non solo grazie al wi-fi, ma soprattutto grazie a sempre nuove piattaforme della creatività: dalla street art al design di ultima generazione, dall’identità locale a quella multiculturale, dall’espressione individuale al co-working, abitano tutti qui. Caffè alternativi e sale da tè urban, ritrovi studenteschi e locali coffee-to-go, gallerie d’arte e arte di strada, capannoni industriali che si fanno concept store… sono gli indirizzi da non perdere per gratificare l’occhio ma anche e soprattutto aprire la mente.

Non “solo” graffiti d’artista, quindi, ma un vero e proprio stile di vita: alternativo, controcorrente, anticonformista, underground e hipster. Sulle orme di Disagian, seguitissimo urban travel blogger italiano, che senza mappe ha censito i muri artistici e i luoghi reinventati delle tre città ceche, si va alla scoperta di un altro mondo, coloratissimo ed espressivo. Che, mentre scriviamo, è già altro ancora…
A Praga, gli highlight sono:
Vrsovice, una delle prime zone a essere riqualificata e oggi inserita tra i quartieri più cool d’Europa
Karlin, forse il quartiere della capitale più in voga del momento, dove caffetterie e bistrot invitano a staccare dalla vita quotidiana
Holesovice, un tempo tra gli angoli più malfamati della città, oggi magnifico esempio di riconversione di vecchi spazi industriali e calamita per giovani, oltre che galleria sotto il cielo di grandi opere murali
Letna, a meno di 10 minuti a piedi dal centro città, è il perfetto connubio tra una zona turistica e una zona urban
Di pari passo con la riqualificazione dei quartieri –spiega Disagian- a Praga i graffiti si sono evoluti in street art. Tesnov, per esempio, è una zona dove scatenarsi con il benestare delle autorità, completamente ridisegnata dai writer e dagli street artist con graffiti, sticker e poster che si avvicendano velocemente sul legal wall e nella hall of fame del cavalcavia. Sebbene non si possa trascurare l’antenato della street art praghese -il John Lennon Wall, storico murale di protesta e ribellione contro una società in cui i giovani non si riconoscevano più, sul quale chiunque può lasciare il proprio segno- è nelle vie intorno che si scoprono le vere perle dell’urban art locale.  E poi, a Vltavska, c’è la scalinata interamente dipinta che conduce alla sorpresa del wall dipinto da Dian. Muro dopo muro, eccoci a Smichov con la collana di graffiti che parte dalle viscere della metropolitana e risale in superficie, ma anche la hall of fame più grande della Repubblica Ceca: un grande viadotto che collega le due sponde della Moldava.

A Brno, giovane e fresca alternativa a Praga, con il vantaggio di essere meno battuta dal turismo di massa, ecco Tkalcovska, con la hall of fame lungo la Svitava e il vicolo Ulicka Vaclava, dedicato alla figura di Vaclav Havel, primo presidente della neonata Repubblica Ceca. Da non dimenticare, poi, che questa è la città dello street artist di fama internazionale Timo, la cui identità mantenuta segreta gli è valsa il soprannome di “Bansky di Brno”.

Ancora meno nota e più “selvaggia”, Ostrava è una vera sorpresa. Con un passato di estrazione e lavorazione del carbone, ha rischiato la decadenza, ma è riuscita a trasformare le sue atmosfere lunari, punteggiate da scheletri di industrie e miniere, in un contesto unico di rinascita e creatività. Dalle ciminiere alle fucine… di arte innovativa, da cuore d’acciaio a cuore vibrante della Repubblica Ceca. La sua nuova primavera è in mano a giovani e giovanissimi, che non di rado per esprimersi imbracciano la bomboletta.  Qui la street art ha saputo integrarsi con lo stile e l’architettura urbana: impalcature, cisterne, ponteggi, impianti dismessi, condotti e lamiere sono l’album perfetto per gli artisti dei graffiti, non solo cechi. D’altro canto, il celebre festival musicale Colors of Ostrava attrae pubblico e performer da tutto il mondo. Arte chiama arte.