Quello dei mastri vetrai in Repubblica Ceca è un nobile mestiere senza tempo e la meritata fama del Cristallo di Boemia e di tante altre forme affini di elegante artigianato non ha mai smesso di rilucere. L’intitolazione del 2022 a questo straordinario e duttile materiale da parte delle Nazioni Unite offre oggi un ulteriore pretesto per mettersi in viaggio lungo la Via del Vetro.
Nell’attesa, e la speranza, che prima o poi l’antica arte vetraia venga finalmente iscritta nella Lista del Patrimonio Culturale dell’Umanità dall‘Unesco, la Repubblica Ceca accoglie con entusiasmo l’intitolazione da parte dell’Onu del 2022 ad Anno Internazionale del Vetro, come ennesima occasione di confermare il ruolo di eccellenza mondiale di un territorio, dove la lavorazione del vetro, da tempo immemore, è molto più che artigianato: è arte pura, allo stato più delicato ed elegante.
Sette secoli di storia, altro che fragile!
Quella del vetro in terra ceca è una tradizione artigianale di oltre 7 secoli, che ancora sopravvive nelle botteghe di vetrai e soffiatori, dalla cui maestria -tramandata di generazione in generazione- ogni giorno nascono, oggi come ieri, animali, figurine, fiori, soprammobili, fermacarte, vasi, decori, lampade e lampadari, coppe, bottiglie, bicchieri, calici... Ma anche lenti ottiche e d’ingrandimento, vetri per l’architettura, bomboniere, gioielli, delicate perline, sculture, specchi e vetri artistici. E persino “magiche” sfere per chiaroveggenti. Il cuore più puro e trasparente della Repubblica Ceca batte in Boemia, la Regione di Praga per intenderci, al confine con Germania e Polonia, altre storiche roccaforti nella produzione europea di vetri di pregio. La manifattura del vetro qui ha origini antichissime. Risale al 1200, quando alcuni monaci, nei loro monasteri nelle campagne a Nord della regione boema, particolarmente ricca di potassio e quarzo indispensabili alla produzione del vetro, cominciarono a soffiare oggetti e stoviglie di uso quotidiano con l’ausilio di una canna. Se potassio e quarzo li avevano nella terra e nella roccia, quei primi vetrai il talento dovevano averlo nel sangue, perché non ci misero molto ad affinare la tecnica e trasformarsi in veri e propri artisti del vetro. Col tempo, armati solo di talento, cannule, punte di diamante e nozioni di chimica, i mastri vetrai cechi cominciano a realizzare veri e propri capolavori, a sperimentare consistenze, colorazioni e lavorazioni sempre nuove e sempre più raffinate, partecipando da protagonisti a tutte le varie ere e tendenze artistiche che hanno fatto la storia del Paese.
Là dove nasce il cristallo di Boemia
Il cristallo di Boemia è famoso in tutto il mondo, fin da quando imbandiva con eleganza tavole e banchetti dei re. Non può mancarne almeno un pezzo in ogni casa che voglia farsene sfoggio. Un conto però è acquistare i cristalli di Boemia nella cristalleria sotto casa o nella boutique del centro, un conto è regalarsi un viaggio nella terra dove nascono, bussare all’uscio di chi lo plasma con immutata passione, ripercorrerne l’evoluzione nei musei dedicati al vetro, visitare storiche botteghe e moderne fabbriche. Ecco perché, nell’Anno Internazionale del Vetro, un viaggio in Repubblica Ceca è quasi d’obbligo.
Come i diamanti, mille sfaccettature fulgenti
Al già ricco percorso della Via del Vetro, lungo cui visitare fucine, laboratori, atelier, gallerie, mostre permanenti e gioiellerie specializzate, per l’occasione quest’anno arrivano spunti ad hoc: esposizioni temporanee e iniziative speciali che costelleranno questo 2022. La più attesa è una mostra epica, prevista a partire da ottobre al Museo Nazionale della Tecnica di Praga, a narrazione della produzione artistica in vetro nella Repubblica Ceca negli ultimi 30 anni. Si intitolerà HOT.HOT.HOT. Nell’attesa, ci si può tranquillamente „accontentare“ della ricca e scintillante offerta standard in fatto di vetro e cristallo.
Se immaginiamo l’itinerario classico della Via del Vetro come, tanto per restare in tema, una luccicante sfera stroboscopica, ogni singolo specchietto saprà abbagliarci in un turbinio di riflessi ammalianti. Ecco qua, come suggerimento, solo alcuni dei quadratini dell’incredibile puzzle specchiato.
La vetreria Rückl di Nizbor, a Sud-Ovest di Praga, è sinonimo di cristallo sfaccettato di prima classe fin dal 1846. Durante le visite guidate (in inglese e tedesco, su prenotazione) si assiste alle diverse fasi e tecniche tradizionali di lavorazione del vetro. Nei Monti dei Giganti, la vetreria Rautis di Ponikla nel 2022 ha visto inserite nella lista dell'Unesco le sue preziose e minute perline di sottilissimo vetro soffiato. L‘intero processo di produzione viene, previa prenotazione, svelato ai visitatori: dalla soffiatura a mano all'argentatura, dalla verniciatura fino all'assemblaggio finale di ornamenti dal fascino indelebile. Karlovy Vary, in Boemia occidentale, già famosa "mecca" del termalismo ceco, è anche capitale dell’arte vetraia nazionale. Proprio qui si trova il centro visitatori della storica e celebre vetreria Moser, dove la lavorazione del vetro è praticata dal lontano 1893. Il museo dedicato svela la storia di un‘impresa a conduzione familiare, divenuta fornitrice delle corti reali e ancora oggi custode di una sfarzosa e variegata tradizione nella produzione di vetro artistico.
Se immaginiamo l’itinerario classico della Via del Vetro come, tanto per restare in tema, una luccicante sfera stroboscopica, ogni singolo specchietto saprà abbagliarci in un turbinio di riflessi ammalianti. Ecco qua, come suggerimento, solo alcuni dei quadratini dell’incredibile puzzle specchiato.
La vetreria Rückl di Nizbor, a Sud-Ovest di Praga, è sinonimo di cristallo sfaccettato di prima classe fin dal 1846. Durante le visite guidate (in inglese e tedesco, su prenotazione) si assiste alle diverse fasi e tecniche tradizionali di lavorazione del vetro. Nei Monti dei Giganti, la vetreria Rautis di Ponikla nel 2022 ha visto inserite nella lista dell'Unesco le sue preziose e minute perline di sottilissimo vetro soffiato. L‘intero processo di produzione viene, previa prenotazione, svelato ai visitatori: dalla soffiatura a mano all'argentatura, dalla verniciatura fino all'assemblaggio finale di ornamenti dal fascino indelebile. Karlovy Vary, in Boemia occidentale, già famosa "mecca" del termalismo ceco, è anche capitale dell’arte vetraia nazionale. Proprio qui si trova il centro visitatori della storica e celebre vetreria Moser, dove la lavorazione del vetro è praticata dal lontano 1893. Il museo dedicato svela la storia di un‘impresa a conduzione familiare, divenuta fornitrice delle corti reali e ancora oggi custode di una sfarzosa e variegata tradizione nella produzione di vetro artistico.
Di museo in museo, di città in città, tra certezze e new entry
Museo per museo, ecco altre sedi espositive dedicate a quest’arte antica, molto meno fragile di quanto appaiono i suoi manufatti. Per questo speciale 2022, il già imperdibile Museo del Vetro e della Bigiotteria di Jablonec nad Nisou, in Boemia settentrionale, considerata la capitale della bigiotteria artisica ceca, ha in serbo diverse novità, tra cui interessanti mostre temporanee: fino al 10 aprile, La ricerca dell'equilibrio vuole essere una sorta di mappa del design del vetro pressato cecoslovacco della seconda metà del XX secolo; fino al 29 maggio, L'anima del vetro presenta opere di artisti del vetro che si autoproducono la materia prima per le proprie opere. Rimangono ovviamente visitabili anche le mostre permanenti: La storia infinita della bigiotteria e Il giardino incantato: il vetro ceco in sette secoli, arricchite per l’occasione con una nuova esposizione permanente di decorazioni natalizie tipiche ceche, naturalmente in vetro. Inoltre, l'edizione 2022 della mostra ricorrente La bellezza delicata offrirà ai visitatori l'opportunità di acquistare, per pochi giorni, dal 4 all‘8 agosto, direttamente dai produttori bellissimi manufatti unici di bigiotteria e vetro. La mostra-mercato per intenditori sarà accompagnata da musica dal vivo e da una sfilata di moda, con particolare attenzione agli accessori e alla bigiotteria in vetro. Adulti e bambini potranno partecipare a laboratori in cui creare i propri gioielli, colorare decorazioni natalizie, soffiare calici, realizzare mosaici o fiori artificiali sempre in vetro. Nelle sale del Museo del vetro di Novy Bor, sempre in Boemia settentrionale, si possono poi ammirare capolavori prodotti dal barocco fino a oggi. Negli gli spazi sotterranei, inoltre, è esposta una selezione di arte contemporanea, firmata da importanti artisti cechi del vetro. In occasione dell'Anno Internazionale del Vetro, infine, ecco ancheà la mostra del vetraio Ilja Bilek (fino al22 maggio), l’esposizione L'artigianato e l'arte del vetro (18 giugno-2 ottobre) e la mostra del vetraio e designer ceco Frantisek Jungvirt (22 ottobre 2022-31 gennaio 2023).
In giro come una trottola, di vetro
Si potrebbe rimanere rapiti dalle bellezze raccolte nei musei dedicati, quasi come in un labirinto degli specchi, ma non si deve dimenticare che là fuori c’è tutto un mondo, sempre luccicante, che ci aspetta. Tra le tratte imprescindibili della Via del Vetro, la Crystal Valley –in Boemia settentrionale- è tutta da esplorare, costellata com’è di aziende al top in fatto di produzione di vetro, bigiotteria e gioielleria. Durante la Settimana della Valle del Cristallo, che si svolge a Liberec dal 23 al 28 agosto, fa bello sfoggio di sé la produzione tradizionale di lampadari, decorazioni natalizie, bicchieri, gioielli e sculture in vetro. A esporre saranno oltre 40 tra vetrerie tradizionali e aziende di design, con le principali realtà espositive e di formazione del settore. Liberec sarà animata da installazioni artistiche, design market, crystal tram, fashion show, pop up store e giochi di luce. Anche la festa di Zelezny Brod sarà incentrata sulla celebrazione dell’arte vetraia. Il 17 e 18 settembre alla „Cittadella del vetro“ si daranno appuntamento mastri vetrai, artisti, storici, collezionisti e semplici ammiratori di quest’arte unica. I visitatori avranno la possibilità di partecipare a laboratori creativi.