Destinazione dallo straordinario patrimonio storico, artistico e architettonico, meta culturale per eccellenza, la Cechia non disdegna nemmeno un pizzico di mondanità e propone numerosi indirizzi di tendenza, non solo a Praga, per acquisti griffati e souvenir tipici, di alta qualità.
“Spese folli” per le vie di Praga, ma non solo
Disegnata tra il XIX e XX secolo su modello dei boulevard parigini, come tradisce il nome, la Via Parizska a Praga –che attraversa il quartiere ebraico, da piazza della Città Vecchia fino alla sponda della Moldava- vegliata da palazzi eleganti e di rappresentanza e orlata di alberi, è affollata di negozi e boutique di lusso. Si affacciano qui, tra le altre, le vetrine di Hermés, Dolce & Gabbana, Louis Vuitton, Prada, Gucci, Jimmy Choo, Dior e Burberry. Alcune di queste griffe, assieme a marchi più popolari, si trovano anche nei principali centri commerciali della capitale, come il Palladium (in pieno centro, di fronte alla Casa Municipale) e quello di Chodov (di fronte all’omonima stazione della metropolitana), in fase di ampliamento per arrivare a ospitare dagli attuali 200 a 300 negozi. Tanti e davvero vari anche i negozi di via Na Prikope: da non perdere quello di giocattoli di lusso, su più piani.
In realtà, i grandi centri commerciali, sembrano essere la tendenza del momento un po’ ovunque. Segnaliamo, per esempio, il Nova Karolina a Ostrava che, in linea con il resto della città, nota come straordinario sito di archeologia industriale riconvertita, è stato ricavato all’interno di una fabbrica dismessa. I principali negozi del centro storico si sono trasferiti qui, lasciando spazio a caffè e ristorantini. A Brno l’indirizzo più gettonato è certamente la Galleria Vankovka, sempre in una ex fabbrica, a pochi passi dalla stazione e quindi comodissimo per uno shopping “toccata e fuga”.
In realtà, i grandi centri commerciali, sembrano essere la tendenza del momento un po’ ovunque. Segnaliamo, per esempio, il Nova Karolina a Ostrava che, in linea con il resto della città, nota come straordinario sito di archeologia industriale riconvertita, è stato ricavato all’interno di una fabbrica dismessa. I principali negozi del centro storico si sono trasferiti qui, lasciando spazio a caffè e ristorantini. A Brno l’indirizzo più gettonato è certamente la Galleria Vankovka, sempre in una ex fabbrica, a pochi passi dalla stazione e quindi comodissimo per uno shopping “toccata e fuga”.
Design d’autore
Gli appassionati del genere sanno che la Repubblica Ceca è patria di alto design, verso il quale negli ultimi decenni si è convertito anche il meglio dell’artigianato tipico, a partire dai famosi e raffinati cristalli di Boemia. La capitale del design ceco è naturalmente Praga, con una selezione di gallerie, negozi e showroom specializzati. La Dox Gallery espone e vende oggetti d’arte e design d’autore, dai quadri ai gioielli. Davvero imperdibile il Passage of Czech Design, spazio espositivo ricavato in quello che durante la Prima Repubblica era il passaggio della Banca Nazionale Ceca su Na Prikope. I suoi spazi fungono anche da temporary shop per gli artisti che vi espongono. Pezzi unici di design, vintage e non, possono poi essere scovati sui banchi dei mercatini che si tengono regolarmente (di solito uno per stagione) a Praga, in piazza Vaclav Havel, nei pressi dello storico Teatro Nazionale. Gli appassionati d’arte devono assolutamente visitare la Krehky Gallery, nel cuore di Josefov, l’ex ghetto ebraico di Praga. Ma anche la Morna Art Gallery ai piedi della collina di Petrin e l’atelier di Modernista, all’interno della Casa Municipale, dove ripercorrere la storia del miglior design e della migliore arte applicata cechi degli ultimi cento anni. Di particolare pregio, le copie di opere cubiste e funzionaliste. E parlando di arte, non si può non far cenno ai fragili capolavori di Moser, storico produttore di cristalli di Boemia artistici con rinomato showroom a Praga, sulla piazza della Città Vecchia, ma sede produttiva a Karlovy Vary, dove varrebbe la pena di preventivare un viaggio.
In viaggio, a caccia di souvenir
Karlovy Vary, in Boemia occidentale, è la capitale del cristallo. Nota fin dai tempi antichi sia per le benefiche terme che per il suo raffinato artigianato, ha saputo trasformare la produzione e soffiatura del vetro secondo le mode. Accanto al marchio celebre Moser, che compie 160 anni, sono numerose anche le piccole botteghe artigiane. Qui, non lontano da Germania e Polonia, altre storiche roccaforti della produzione europea di cristalli di pregio, corre la Via del Vetro, alla scoperta di una maestria antichissima che ha saputo però interpretare i tempi e reinventarsi. A costellare l’itinerario tematico sono musei, gallerie, fabbriche (spesso visitabili), fucine, laboratori, atelier e gioiellerie specializzate.
Restando in Boemia, ma nella parte orientale, ecco un altro prodotto tipico, e golosissimo: il pan di zenzero di Pardubice. Non solo buonissimo, con tutto quel miele e il mix speciale di spezie (tra cui pepe, anice e coriandolo), ma anche bellissimo da vedere, perché decorato con complicati e meticolosi disegni di glassa. Una specie di cameo del gusto! Secondo tradizione, viene offerto in dono alle persone care o come ringraziamento e non è quindi raro trovarlo con dediche bell’e pronte. Al pan di zenzero artistico è dedicata persino una casa-museo…
Non lontano da qui, a Nove Mesto nad Metuji, consigliamo poi di far visita a una delle poche manifatture di orologi, la PRIM, che ancora assemblano i loro prodotti interamente a mano. Ogni singola componente è prodotta in loco e assemblata secondo un metodo antico. Ne risultano prodotti di altissima qualità, che nulla hanno a che vedere con quelli proposti oggi a prezzi stracciati dal mercato asiatico.
Se la birra ceca non ha bisogno di presentazioni e i sempre più numerosi microbirrifici sparsi tra la capitale e il resto della Boemia invitano a portarsi a casa etichette davvero originali, va detto invece che anche i vini cechi stanno conquistando sempre più i palati stranieri e che la Moravia ne è la generosa culla. Tappezzata, soprattutto nella sua parte meridionale, di vigneti sempre più pregiati, è meta enoturistica assai apprezzata, con un ampio circuito di cantine visitabili e aperte alle degustazioni. Di rosso o bianco che sia, una bottiglia di vino moravo sarà sicuramente gradita dagli amici a casa… Senza dimenticare l’ice wine, il raro vino del ghiaccio, faticosamente ottenuto da acini lasciati a gelare sui tralci.
Una volta tornati alla base, Praga, non lasciate la Repubblica Ceca senza un regalo per i bambini rimasti a casa (o per il bambino che c’è in voi): le bellissime, variopinte marionette in legno e pezza tipiche della capitale, dove ammiccano dalle vetrine delle botteghe artigiane. Un tempo l’arte antica di realizzare pupazzi con i fili era diffusa un po’ in tutto il Paese e dallo scorso anno rientra nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale stilata dall’Unesco.
Proprio come la Blaudruck, l’arte –condivisa con Germania, Austria, Slovacchia e Ungheria- di produrre pregiati tessuti dall’inconfondibile colore blu indaco e dai tipici disegni a stampo bianchi. Per rintracciare gli unici due maestri cechi di questa produzione artigianale raffinata oggi sopravvissuti bisogna tornare in Moravia meridionale, ma ne vale la pena. Frantisek Joch Jr, alla quinta generazione di tintori indaco, nonostante la veneranda età, muove ancora gli ingranaggi della produzione artigianale. A conduzione familiare da oltre 150 anni, la stamperia di Jiri Danziger Jr a Olesnice utilizza ancora gli stampi originali e una procedura esclusivamente manuale.
Restando in Boemia, ma nella parte orientale, ecco un altro prodotto tipico, e golosissimo: il pan di zenzero di Pardubice. Non solo buonissimo, con tutto quel miele e il mix speciale di spezie (tra cui pepe, anice e coriandolo), ma anche bellissimo da vedere, perché decorato con complicati e meticolosi disegni di glassa. Una specie di cameo del gusto! Secondo tradizione, viene offerto in dono alle persone care o come ringraziamento e non è quindi raro trovarlo con dediche bell’e pronte. Al pan di zenzero artistico è dedicata persino una casa-museo…
Non lontano da qui, a Nove Mesto nad Metuji, consigliamo poi di far visita a una delle poche manifatture di orologi, la PRIM, che ancora assemblano i loro prodotti interamente a mano. Ogni singola componente è prodotta in loco e assemblata secondo un metodo antico. Ne risultano prodotti di altissima qualità, che nulla hanno a che vedere con quelli proposti oggi a prezzi stracciati dal mercato asiatico.
Se la birra ceca non ha bisogno di presentazioni e i sempre più numerosi microbirrifici sparsi tra la capitale e il resto della Boemia invitano a portarsi a casa etichette davvero originali, va detto invece che anche i vini cechi stanno conquistando sempre più i palati stranieri e che la Moravia ne è la generosa culla. Tappezzata, soprattutto nella sua parte meridionale, di vigneti sempre più pregiati, è meta enoturistica assai apprezzata, con un ampio circuito di cantine visitabili e aperte alle degustazioni. Di rosso o bianco che sia, una bottiglia di vino moravo sarà sicuramente gradita dagli amici a casa… Senza dimenticare l’ice wine, il raro vino del ghiaccio, faticosamente ottenuto da acini lasciati a gelare sui tralci.
Una volta tornati alla base, Praga, non lasciate la Repubblica Ceca senza un regalo per i bambini rimasti a casa (o per il bambino che c’è in voi): le bellissime, variopinte marionette in legno e pezza tipiche della capitale, dove ammiccano dalle vetrine delle botteghe artigiane. Un tempo l’arte antica di realizzare pupazzi con i fili era diffusa un po’ in tutto il Paese e dallo scorso anno rientra nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale stilata dall’Unesco.
Proprio come la Blaudruck, l’arte –condivisa con Germania, Austria, Slovacchia e Ungheria- di produrre pregiati tessuti dall’inconfondibile colore blu indaco e dai tipici disegni a stampo bianchi. Per rintracciare gli unici due maestri cechi di questa produzione artigianale raffinata oggi sopravvissuti bisogna tornare in Moravia meridionale, ma ne vale la pena. Frantisek Joch Jr, alla quinta generazione di tintori indaco, nonostante la veneranda età, muove ancora gli ingranaggi della produzione artigianale. A conduzione familiare da oltre 150 anni, la stamperia di Jiri Danziger Jr a Olesnice utilizza ancora gli stampi originali e una procedura esclusivamente manuale.